Come e perché nasce questo blog

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In un periodo in cui la musica hip hop è diventata alla portata di tutti, ma celata ai più, questo blog offre una visione ragionevole della scena italiana, particolarmente quella nordica, per distinguere ciò che vale la pena ascoltare e ciò che non è hip hop, ma musica in rima. Queste pagine non vogliono essere un luogo in cui si giudica o si pubblicizza, ma dove si valuta, dove ci si confronta, per capire meglio la musica hip hop, capendo meglio chi la scrive e\o compone: insomma, dove si possa condividere una passione


One love



Rispetta quelli che lo fanno da più tempo
devi andare a tempo e non perdere tempo
Scrivi nuove rime e crea nuove tendenze
e poi il tuo stile e rispetta le scadenze
Ok, come dice il vecchio saggio al terzo Dan
stanno aumentando i fan e diventerai una star


Surfa, "Vuoi fare la rapstar?", da Rap Roba Fresh vol.1

domenica 19 giugno 2011

[Fresh] Gué Pequeno - Il ragazzo d'oro

"Odio il potere perché non ce l'ho."

da "Dichiarazione"

Lo aspettavo, forse tanto quanto "Thori e Rocce" di Joe & Shablo. Gué Pequeno, uno dei Dogo insomma, uno di quelli che ce l'ha fatta, che ha reso l'hip hop un filo più commerciale e visibile al grande pubblico, si ripropone in veste di solista, in questo album che puzza di ostentazione già dalla copertina, un po' Gucci un po' retrò disinteressato (chi guardi?). Lo ascolto. Lo riascolto. E lo ascolto ancora, perchè voglio capire, lo voglio capire questo album, perché dico "Si preannuncia una bomba; insomma, Gué è uno che ci sa fare, ha fatto grandi cose, riesce a piacermi anche quando canta il mercato di "Mettilo in mezzo al banco", e poi l'hanno pompato un casino sto album: interviste su giornali e giornaletti, pubblicità. La Milano hip hop lo aspetta. Il rap ricomincia da qui!". E lo riascolto. E capisco che questo album è quanto di più triste esista. Frenate gli insulti (uno può benissimo non essere d'accordo), vi spiego perchè. Il filo del discorso ruota su Gué, maschio alfa, zarro e bauscia (in milanese "sbruffone") che se la gira tra donne di mal'affare, abiti firmati e feste esclusive, bullandosi della sua trasgressione e della sua virilità. No? Ascoltalo. E io mi chiedo: ma l'hip hop è questo? Ma un artista per far successo deve produrre testi così? Non prendetemi per moralista, anzi, è paradossalmente proprio il nostro artista milanese che cade in ciò che tenta di combattere in queste 16 tracce: la morale. Perchè sembra proprio che la vita ruoti attorno al buono e il cattivo, a chi fa il bravo e chi non è bravo, a chi è un bigotto (tirando in mezzo cristi e madonne) e chi invece è "libero" come Gué e fa quello che gli pare...ma ascoltando questo album l'unica cosa che passa è che la vita fa schifo, che il mondo fa schifo, la gente fa schifo e l'unico modo per emergere è trasgredire, l'unico modo per essere libero è vivere così. No? Ascoltalo. Ti sembra libero?. Preferisco l'hip hop vero, non queste robe bling-bling, l'hip hop che parla vermante di chi lo compone, non di quello che il pubblico vuole che si parli.
Mi sembra che per essere diverso dagli altri devi essere più uguale a tutti.
No? Ascoltalo. E pensa a te.
Nota positiva, dai: immensi i beat di Joe, Zonta e Bassi
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"Se questa è vita
Io la diserto, i tatuaggi sul corpo sono la mappa per arrivare al tesoro che cerco
Trovo un castello di sabbia in mezzo al deserto
Speravo che fosse diverso mi disconosci
Dormo sul fondo del mare coi pesci di Horiyoshi
La terra in fiamme io resto qua a bruciare
Le persone brave salgono sull'astronave
"
da "Non mi crederai"
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Sir Biss

4 commenti:

  1. Hai colpito nel segno.

    Peace

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  2. Per me caro Sir Biss, non hai colpito nel segno......hai sbagliato alla grande ;) e ti spiego il perchè, come la vedo io: Allora, tutti noi abbiamo una vita, una vita nostra, con i nostri problemi,con i nostri vizi, i nostri pensieri, etc, giusto?? ok!! io credo che cantanti come Guè....NON CANTANO CIò CHE NOI VOGLIAMO SENTIRCI DIRE....MA SEMPLICEMENTE CANTANO LA REALTA'......MAGARI NON CANTANO TUTTO CIò CHE SUCCEDE A LORO, MAGARI CERCANO DI IMMEDESIMARSI IN QUALCUN'ALTRO, PIU' COMUNE, CHE NON HA AVUTO LA FORTUNA DEL FLOW E DEL RAP, MA COMUNQUE NON FANNO ALTRO CHE ESSERE SINCERI.....IL PROBLEMA NASCE QUANDO IN TUTTA QUESTA SINCERITA' TUTTO SI RISPECCHIA DI CONSEGUENZA CON LE NOSTRE VITE, CON I NOSTRI PROBLEMI, CON I NOSTRI PENSIERI, CON LE NOSTRE DELUSIONI....ALLORA SONO COSE CHE SONO GIA TUE, I TESTI SONO GIA' NOSTRI...DI TUTTI QUANTI, SOPRATUTTO LA NUOVA GENERAZIONE, CON L'UNICA DIFFERENZA CHE CE LI SENTIAMO CANTARE DA UN'ALTRO, CHE NON SIAMO NOI. SE TUTTI NOI FOSSIMO ARTISTI, E FACESSIMO COMPOSIZIONI, IN RIMA, POP , REGGAE, COMMERCIALE, ETC COME VUOI, SE FACESSIMO MUSICA, TUTTI QUANTI, O SE TUTTI CI IMPEGNASSIMO A RENDERE PUBBLICHE LE NOSTRE VITO, PARLO DI PENSIERI, REALTA' CHE VIVIAMO, MA CHE CI SEMBRANO NORMALI, SE LO FACESSIMO TUTTI, TI ASSICURO CHE GUE' SAREBBE SOLO UNO DI NOI. UNO QUALUNQUE. io la penso cosi..........E CONCLUDO MANDANDO UN MEX A TUTTI I RAP, QUELLI CHE VENGONO DALLA STRADA, E DICONO CHE IL RAP SI FA IN STRADA, NON COME EMIS....(CARO EMIS....DALLA SCRIVANIA DI CASA IN UNO STUDIO DI REGISTRAZIONE...POVEROOOO...QUANTI SACRIFICI ).....SE PARLATE DI VOI, DI NOI, DELLA MERDA CHE C'è IN GIRO......FARESTE MOLTO PIU PER IL MONDO SE NEI TESTI CI METTETE ANCHE LE SOLUZIONI, E NON SOLO I PROBLEMI ;)

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  3. Ciao Francesco. Ti rispondo molto semplicemente. Intanto condivido quello che dici quando scrivi che se tutti facessimo musica diremmo bene o male le stesse cose che molti artisti dicono; vedrai poi che questo non si addice, almeno per me, a Gué, però (anticipo un mio prossimo blog) il genio musicale è questo: uno che dice quello che senti/provi, ma in maniera più diretta, bella ed esauriente di quanto tu non riesca a fare. D'altra parte però, e arrivo a risponderti, non si tratta di aver capito o no quello che un normalissimo artista come Gué Pequeno dice, ma di dare il giusto nome alle cose. Ti spiego. Io personalmente, per la vita che faccio, non riesco proprio ad immedesimarmi con questi testi, sebbene la musica in sé mi piaccia. E ritengo (il blog ne è prova) che non ci sia nulla di sbagliato nel separare la musica dall'artista: a me la musica piace, ma non provo interesse per l'artista. Ora non vorrei deludere tutte le tue aspirazioni, ma penso - e non solo io lo penso - che a questo livello di notorietà e soprattutto in questo genere musicale gli artisti siano molto costruiti, sia a livello di immagine che musicale; e riporre fiducia e definire "sincero" un artista come questo è molto rischioso. Ti chiedo di fare un passo indietro, e di capire meglio che peso dare ad un artista che deve (e sottolineo "deve") rimanere coerente col personaggio creatosi per guadagnare soldi e vivere. Poi certo, uno può sentirsi come rappresentato nella fetta di gente alla quale viene proposta questa musica, ma ripeto che ci vuole cautela nel riporre la fiducia nell'infernale mondo del music business.
    Spero di esser stato esauriente. Continua a seguirmi se ti va.
    Ciao

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