Come e perché nasce questo blog

Come e perché nasce questo blog



In un periodo in cui la musica hip hop è diventata alla portata di tutti, ma celata ai più, questo blog offre una visione ragionevole della scena italiana, particolarmente quella nordica, per distinguere ciò che vale la pena ascoltare e ciò che non è hip hop, ma musica in rima. Queste pagine non vogliono essere un luogo in cui si giudica o si pubblicizza, ma dove si valuta, dove ci si confronta, per capire meglio la musica hip hop, capendo meglio chi la scrive e\o compone: insomma, dove si possa condividere una passione


One love



Rispetta quelli che lo fanno da più tempo
devi andare a tempo e non perdere tempo
Scrivi nuove rime e crea nuove tendenze
e poi il tuo stile e rispetta le scadenze
Ok, come dice il vecchio saggio al terzo Dan
stanno aumentando i fan e diventerai una star


Surfa, "Vuoi fare la rapstar?", da Rap Roba Fresh vol.1

lunedì 27 dicembre 2010

[Amarcord] Roggy Luciano - Amarcord

"E' questa è la dimostrazione dell'impazzimento derivato dall'isolamento: nel mezzo del flow mi sono perso. Nell'eco della stanza sento le mie note come se prendesse forma l'altrove forma parole..."
da "Dr. Moebius"
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Niente di tutto quello che avete sentito, niente di tutto quello che avete ascoltato,letto,visto: niente è paragonabile nella scena italiana, nel bene è nel male, a Roggy Luciano. E questo voglio metterlo subito in chiaro, perchè per affrontare questo artista (e i suoi 3 album) dobbiamo uscire dagli schemi che attanagliano l'hip hop, soprattutto in questo periodo di omologazione e deriva verso techno e commerciale. Roggy, di cui il racconto delle sue gesta sono affidate al suo biografo ufficiale dr. Giovanni LaMerda, è quello che, nell'underground più spinto, è definito un "One Man Army" (a lui non piacerà questo appellativo), perchè si distacca in maniera indifferente dalle convenzioni: la scelta delle registrazioni da vecchi film o filmati (vedi "L'anno del nevone"), il tono sbiascicato per riempire gli spazi nel beat e l'intuizione geniale dell'utilizzo della registrazione al contrario (più esplicito nel lavoro del 2007 "L'imprevisto") non sono mai state utilizzate in questo modo. Il tono è autunnale, polveroso, crepuscolare, solitario, da casa riscaldata da un camino e un Tavernello; Roggy è incasellabile, sfuggente, non parla di lui nelle tracce benché le stesse raccontino dei suoi viaggi inquietanti e extratemporali; i beat sono vecchia maniera; le rime sembran fatte da un divano anni '60; l'intento è oscuro (autocelebrazione disinteressata?). Aspetto altri album, per conoscerlo meglio (utopia), per capire il velo di misantropia e solipsismo che marca le giornate piovose di Imperia in cui si capiscono meglio le canzoni.
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"...sto fuori dai giochi e mi faccio l'albero a Dicembre
mi permetto di snobbare certe sette, di alternativi che sono l'alternativa al niente.
Poche sfide perse, gare di freestyle,
io sto a casa a scaricare i documentari di Sky [...]
Rivoglio la placenta, la pancia e la coperta..."
da "La folla, bastoncini"
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Sir Biss

venerdì 3 dicembre 2010

YouPush.it chiude: meno male?

"YouPushit va in standby (...) 57 pezzi tutti i lunedì, dando ampio spazio agli artisti più nuovi e pubblicando ogni tipo e genere di rap".
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Con un comunicato che sa di eloquio lapidario il sito Youpush.it chiude i battenti dopo un anno di onorato e costante servizio. Era da tempo che volevo scrivere di questo singolare progetto, portato avanti con costanza da una colonna del rap italiano come Big Fish e un artista che rientra nel genere "YouPush.it" - poi vi spiegherò meglio - come Surfa. Ora che ho davanti tutte le 57 canzoni, permettetemi di avanzare alcune considerazioni sul sito e su quello che viene pubblicizzato al suo interno. YouPush.it, tanto per mettere le cose in chiaro, è quanto di più pubblicitario e commerciale esista: non venite a dirmi che è per far conoscere la scena (perchè apri youtube e la scena te la conosci); o meglio, è per far conoscere una determiata scena e lanciare giovani e meno giovani, famosi e meno famosi, amici e meno amici e amici degli amici; si rammenta infatti che molti degli mc di Youpush.it sono prodotti dagli autori del blog. Oltre a questo noto una ccrta correlazione tra le canzoni qui pubblicate e quelle trasmesse da BeatBox, programma anch'esso defunto, in onda su m2o, e condotto (udite udite) da Fish e Ensi. Ma niente retroscenismi o invidie, la gente in qualche modo deve guadagnarsi da vivere e non c'è niente di male: sono dell'idea che se è rap bello e che piace, non importa che sia o no commerciale; i soldi e la notorietà piaccono a tutti tranne che ai polemici e agli invidiosi. Quello di cui volevo scrivere è il tipo di rap che viene fatto sentire su YouPush.it. E' uno strano rap, un rap delle nuove generazioni, più melodico, ma anche più elettronico: un incroci tra Daniele Vit, Neffa delle origini e Rayden (tre nomi a caso dite?), poco attinente con quello che abbiamo sempre denominato "underground". Ora, punto primo questo rap mi disgusta non poco: è mielenso, poco incisivo, autocelebrativo, sentimentale anche quando vuole parlare di strada e problemi seri (seri?!), e quando pensi che si riesca ad avere un minimo di virilità musicale si cade nel banale e nel volgare (volgare non in senso di "immorale", ma nel senso di "squallido e grottesco"); insomma, nulla a che vedere col rap vero, quello fatto di rime e incastri veloci, di punchlines, di ritmi potenti. Questa è roba da "mollaccioni". Dopo essere andato giù pesante - dovevo togliermela - aggiungo che se si vuole far conoscere la scena, la si fa conoscere tutta intera, quindi si chiede la collaborazione di altri artisti, di altri generi di rap, di altro da quello che ci avete fatto ascoltare in queste 57 lunedì. Certo, uno è libero di pubblicizzare quel che vuole e un altro è libero di ascoltare quel che vuole, ma se si vuole fare una cosa fatta bene, non imitate YouPush.it.
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Sir Biss