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Faccio rap indipendenteno cool, no leader
nuova mentalità, sono sicuro che capite
sono già troppi anni che annuite
le vecchie convenzioni, caput, finite"
da "Revolution is now"
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Quando ho aperto questo foum credevo che gli unici album che meritavano uno scritto fossero quelli da me preferiti, invece con "Pre Dico il vero", e spero con "Dico il vero", mi son dovuto ricredere: gli album da hhitalia.blogspot.com sono quelli che mi scuotono, che mi lasciano interrogare, e meglio se sono belli e se sono ritenuti vero hip hop. E' questo il caso di quest'album, lavoro fresco di Supa, scena Milano, SB, CdC. In "Pre Dico il vero" si annuncia, a sipario ancora chiuso, il prossimo disco, in uscita nell'autunno del 2010. Il tono segue il filone di "Zeitgeist", lavoro di dj Nais del 2009 (e qui stretto collaboratore di Supa), ritrovando (o reinventando) il genere di hip hop "impegnato", fatto di tematiche dense quanto attuali, sulla politica, sulla società in cui viviamo, sulla voglia di controcultura (cfr considerazione finale), sulle regole. Nelle 9 tracce di "Pre Dico il vero", nei suoi featuring con Kuno, Duellz e Killa, il tema trattato è il degrado della nostra società, in tutti i suoi fronti: particolare rilievo ha la droga (ops! droga pesante?), vista come segno della bassezza delle serate ggiovani della penisola. In una intervista a fromthecourt.com Supa afferma "non serve a nulla dire a chi la usa di non usarla, ma è meglio che conosca cosa provoca [...]. Io cerco solo di far pensare la gente.". L'intento dell'album è buono: valori, grandi ideali, idee vagamente accettabili e condivisibili...si potrebbe paragonare, con i relativi accorgimenti, ad un nuovo '68. Ma, proprio come nel '68, il rischio è fare di un ideale una ideologia, di un valore un moralismo, una pensiero costruttivo una utopia (e Supa durante questa intervista penso che ne sia al corrente, visto che "c'è il rischio di far diventare tutto una banale predica"). Ma anche a sto giro, ci si ricasca: generalizzazioni di una Italia che ha perso virtù e intelligenza, facile e quanto di meno originale nemico comune (ogni ideologia ce l'ha (...) mister B. (non Bison, quello di Street Fighters), assenza di giudizi. Questa cosa del giudizio è grave, perchè siamo tanto bravi a non giudicare nessuno, ma il giudizio non è una cosa negativa (il pre-giudizio è il male maggiore) perchè, se terminale di un processo ragionevole, ci fa andare al fondo delle cose, facendocele capire meglio. Prima delle considerazioni finali: "Milano come stai" è molto molto bella, ha un misto di Zampa, Dublinerz, Son Budo, libertà...bella. Considerazioni generali: non amo l'hip hop impegnato, datemi del superficiale, ma preferisco leggere il giornale (i cantanti cantino, non facciano politica) se voglio informarmi; per far smettere i ragazzi di farsi di qualsiasi cosa non occorre informazione (cosa credi, che non sappiano cosa provoca? lo sanno meglio di chi non si è mai fatto) ma occorre andare più al fondo, capire cosa desiderano veramente e cosa si aspettano dalla vita...e dalla droga. Insomma: io non ho bisogno di controcultura, né di "cultura non controllata", perchè, come si vede, dall'odio, dall'invidia e dalle lamentele non nasce nulla se non altro odio,invidia e lamentele. Quindi? Voglio una cultura nuova...dico il vero?
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"Cosa mi vuoi vendere
cosa vuoi da me
il mio portafoglio, il mio pensiero
dimmi che cos'é"
da "Paura"
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Sir Biss