"Io non faccio musica ma il cacchio che mi pare
faccio rosicare chi ama il genere musicale,
non parlo male di un collega o di un presunto tale
ma riciclo il suo cd come regalo di Natale"
faccio rosicare chi ama il genere musicale,
non parlo male di un collega o di un presunto tale
ma riciclo il suo cd come regalo di Natale"
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da "Chi se ne frega della musica"
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Ecco, ci siamo, siamo arrivati; credevate che hhitalia fosse diverso, fosse dalla parte della scena nascosta, under under undergroundissimo... e invece no: oggi facciamo la recensione di un album commerciale, quello di Caparezza. Si, Caparezza.. fa rap? fa hip hop? Molto più di altri che si fanno chiamare mc. A parte queste considerazioni (delle quali non potrò farne a meno) passiamo alla musica. Un noto rapper (forse il migliore di sempre in Italia, ve ne narrerò) riconosceva al rapper di Molfetta il pregio di aver sfondato nella scena italiana, ma ne rimproverava il fatto di "suonare già vecchio": in questo album, il quinto, senza contare quelli con lo pseudonimo di Mikimix, effettivamente Caparezza rispolvera i tratti più canonici dei suoi ritmi, tra suoni rock e campionamenti improbabili (il citofono e l'urlo di "House Credibility" ricordano "Gli insetti del podere" e il battito di denti di "Ilaria Condizionata"). La scelta di personaggi e delle loro storie, arrivata al culmine col fonoromanzo del 2008, cede tuttavia il passo a pezzi più autobiografici e di denuncia sociale, forse qui con "frecciate" e pensieri più espliciti che in altri pezzi ("Inno verdano", "Gli insetti del podere", "Pimpami la storia", cedono il testimone a "Legalize the Premier" o "Non siete stato voi"). Personalmente non ho mai visto con interesse il rap politico, e preferivo di gran lunga i pezzi dall'ironia studiata che quelli urlati in stile piazza armata però riconosco che, anche a sto giro, Capa non va al ribasso: canzoni orecchiabili, metriche ed incastri (oddio, ma non si possono dire ste parole se è commerciale!) incredibili, un flow a tratti cantilenante (il rotolare del ritmo di "Chi se ne rega della musica" o "Il sono il tuo sogno eretico", ovviamente voluto) che non riesce ad annoiarmi. "Goodbye Malinconia" è un singolo da hit parade, di una orecchiabilità quasi imbarazzante...dovrebbero darlo a ripetizione in radio come un "Fuori dal tunnel" o "Io vengo dalla Luna" per farcelo cantare in tv nei programmi del pomeriggio su canale5 con tanto di trenino. Forse non si era capito: reputo Caparezza uno dei rimatori più grandi della musica Italiana, e uno dei rEmatori contro più in voga; l'album "Il sogno eretico" batte sicuramente "Le dimensioni del mio caos", e ha buone probabilità di raggiungere il magico trittico "CapaRezza?!"/"Verita' supposte"/"Habemus Capa": è solo una questione di assimilazione, come nel commerciale che si rispetti.
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"Dio mi ha dato un cervello
se non lo usassi gli mancherei di rispetto"
da "Sono il tuo sogno eretico"
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Sir Biss